La parte più erotica del mio corpo è il CERVELLO. Senza, sarei soltanto un pezzo di carne sui tacchi.

I miei racconti

25 novembre 2010

Footjob

Quanto gli piace leccarmi i piedi !
Dice che questo gli basta per venire. Minimo sforzo, massimo risultato, penso io.
Per lui ho dei piedini perfetti. Chissà come sono i piedi perfetti per un feticista.
Piccoli, morbidi e bianchi ? Allora si, i miei sono perfetti.
Quando ci vediamo vuole che vada in bagno, mi tolga le calze e indossi le scarpe che mi fa trovare.
L’ultima volta erano altissime, trasparenti, con un tacco color argento.
Sono uscita dal bagno e ho sfilato per lui, avanti e indietro.
Sembrava un ragazzino a natale, mentre si gusta il suo trenino nuovo.
Seduto sul divano, mi ha preso un piede e se l’è appoggiato sui pantaloni, fra le gambe.
Ho cominciato a strusciargli il collo del piede lungo le cosce, facendo attenzione che i tacchi non si impigliassero da qualche parte. E sono risalita offrendo le mie dita alla sua bocca.
Un sussulto di piacere è divampato in lui. Che spettacolo gli stavo offrendo!
Anche perché la mia gonna era corta e si poteva gustare qualche sbirciatina tra le gambe.
Dopo avermi leccato esclusivamente le punte delle dita che uscivano da quella scarpa, ha voluto che mi sedessi su una sedia, davanti a lui e si è calato i pantaloni. Con delicatezza mi ha tolto una ad una le scarpe, accarezzando quei piccoli strumenti di piacere, come se fossero la cosa più delicata e preziosa che avesse mai tenuto in mano. Me li ha leccati dalla caviglia all’alluce e poi uno ad uno tutte e dieci le dita, succhiandole. Poi me li ha adagiati sopra al suo pene. Ho capito che voleva gli facessi un foot-job. Si è lasciato andare, rilassandosi sul divano. Gli ho stretto dolcemente l’asta nell’incavo dei piedi, sorreggendola. In un attimo non aveva più bisogno di sostegno, il feticista era eccitato. Ho cominciato con un lento, incalzante massaggio lieve. Alternando una toccatina della sua punta con le mie dita. Si contorceva di piacere, lanciando mugolii imploranti. Ma l’apoteosi l’ho raggiunta, quando ho allargato l’alluce riuscendo a stringerglielo bene, appena sotto la punta e a tenerlo dritto. Mentre con l’altro ho cominciato a massaggiarlo sopra usando l’incavo tra le dita e la pianta del mio piede. In pochi secondi il feticista è scoppiato, schizzando tutta la sua felicità repressa.

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