La parte più erotica del mio corpo è il CERVELLO. Senza, sarei soltanto un pezzo di carne sui tacchi.

I miei racconti

15 giugno 2011

Una recensione che mi calza come ...un guantino in lattice !

E' una donna affascinante, sicuramente sensuale, un po' egocentrica. Questo l'ho pensato subito dopo aver letto poche righe dal suo blog.
   Adesso che ho finito di studiarla posso dire che, oltre a questo, Alice è una donna intelligente, molto arguta e anche parecchio impaziente.
   Una sua frase che mi ha colpito, buttata lì con noncuranza mentre si chiacchierava, è che "viviamo tutti in una prigione di apparenze".
   Forse ha ragione, Alice. Le apparenze in fondo ci disturbano ma allo stesso tempo ci comandano, scandiscono i gesti, le parole di tutti. I vizi e le debolezze non fanno per noi, non almeno quando siamo sotto i riflettori. Siamo costretti a vivere una vita che non è nostra, con abitudini e manie così alterate che alla fine divengono asettiche e sterili.
   La sua vita apparente, quindi, quella che va mantenuta perfetta e assoluta, le iniziava a stare un po' strettina ed è per questo motivo  che questa bella ragazza dalle gambe lunghe ha deciso di indossare i panni di Alice e di aprire il suo diario. Aprendolo, ha acceso delle barriere trasparenti tra lei e il mondo esterno che le permettono di mostrarsi senza preoccuparsi di eventuali conseguenze.
   Sono barriere che non si possono infrangere, suppongo, perché - pur essendo sincera e raccontando senza peli sulla lingua ciò che solitamente ci si vergogna di raccontare - il suo anonimato è la cosa più importante, la norma principe che regola l'andamento del suo blog.
   E raccontare di un vizio, di una mania, di un'imperfezione in modo anonimo, secondo voi, non è un po' come non raccontarlo affatto?
   "So che può sembrare vigliaccheria", dice Alice rispondendo a questa mia innocua provocazione, "ma è solo una questione di semplicità. E' più facile partecipare alla vita reale fatta di opportunismi con una faccia, e a quella virtuale - che poi è più reale dell'altra - con un'altra; questo solo per non dovermi continuamente giustificare. Se il mondo va così non sarò certo io la Giovanna D'Arco che cerca di cambiare le cose".
   Ma la sua voglia di scoprirsi, di far uscire l'Alice che è dentro di lei, si fa sentire, lo si nota non appena si entra nel suo spazio virtuale; confessioni e fantasie, di questo si tratta, un mix tra verità e immaginazione. E' la prima volta, comunque, che trovo un blog nel quale la proprietaria vuole assicurarsi il completo anonimato ma, allo stesso tempo, pubblica in bella vista le sue foto più intime e private.
   E io non lo chiamerei esibizionismo. La gratitudine più alta e profonda per un esibizionista è il sapere di essere guardati e avere riscontri del suo scoprirsi da parte dei propri spettatori. Ma, visto che nel blog in questione chi si mostra è la stessa persona che più di tutti rimane al coperto, celata dietro un nome fittizio, con chi dovremmo congratularci, a chi dovremmo fare complimenti? Una bambola, una finta donna che potrebbe essere chiunque o che altro?
   "Francamente non ci penso proprio a mostrarmi tutta", confessa Alice. "Metà della soddisfazione sta proprio nel fatto di poter vivere entrambe le mie vite senza che l'una intralci l'altra. Motivo per il quale non è facile scavalcare quel muro che tiene separate le mie due identità. E poi credo che molto del fascino del blog stia proprio nel fatto che lasci spazio alla fantasia di ognuno. Credo che chi legge i miei racconti si sia creato la propria personale Alice. Renderla reale porterebbe comunque delusione".
   Io ho avuto la netta impressione, andando avanti col tempo e man mano che prendevo appunti su questo blog, che Alice potesse essere paragonata ai dispetti che si fanno da bambini: si tira il sasso e si nasconde la mano, ma in fondo si spera che qualcuno ci scopra perché abbiamo bisogno di attenzioni e di conferme, anche se poi abbiamo il terrore, il panico delle conseguenze. Forse ognuno di noi ha bisogno di garanzie e approvazioni. Perché Alice dovrebbe essere diversa?
   Ma che lei si chiami Alice o in qualsiasi altro modo non ha importanza. Che lei abbia venti, trenta o quarant'anni che differenza fa? Che le sue gambe siano lunghe, che il suo corpo sia affascinante, quanto contribuisce a rendere Alice la donna che è? Il blog nasconde una donna con una testa ben piantata sulle spalle, che sa il fatto suo, che prende dalla vita ciò che vuole perché sa in fondo che ciò che vuole le spetta di diritto.
   E poi, Alice trova conferme ogni giorno attraverso le decine di persone che visitano il suo blog. "Ci sono più uomini che donne, e questo mi dispiace", ci dice. "Le donne che non si lasciano attirare dal mondo dell'erotismo si perdono parecchie cose. La seduzione per me è un'onda, un flusso continuo che bolle, ribolle, sbatte e cesella. Un logorio che trasforma. Lento e avvolgente come una lingua calda e morbida che passa tra le labbra. O ruvido e carnale come un'unghia che ti striscia sulla schiena. Sa essere devastante, ma speri sempre, in fondo, che possa tornare a colpirti".   di Luca M.
http://www.mysecretdiary.it/bloggerinrosso/lemeravigliedialice.htm

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